domenica 15 settembre 2013

Lawrence Arms - Oh! Calcutta!


Ok, questo è uno dei miei album preferiti.
A tratti è stato il preferito in assoluto.
No, non inizierò a fare recensioni di dischi, ma di questo in particolare, voglio parlarne.
Oh! Calcutta! è uscito nel 2006 tramite Fat Wreck Chords ed è il quinto album in studio dei Lawrence Arms di Chicago.
Ripeto per me è un album CLAMOROSO.
E' nella top 5 degli album che ascolto di continuo da circa un anno, ma devo ammetterlo, non è stato amore a primo ascolto…
Sicuramente, spulciandolo la prima volta, ne avevo già apprezzato gli arrangiamenti, la grande capacità di scrivere testi mai banali e soprattutto l' intensità che la band è riuscita a dare all' album.
Ma come ogni cosa "di un certo peso", ci vuole un pò di tempo per digerirla…
Ci sono voluti un pò di ascolti e alla fine Oh! Calcutta! mi ha preso totalmente.
Adoro la voce di Brendan e trovo che l'alternanza con Chris e soprattutto gli intrecci vocali di alcune canzoni, siano fantastici (vedi Cut it up o Recovering the opposable thumb).
I testi sono pazzeschi, alcolici, ironici e soprattutto sinceri.
Sono sicuro che non li vedrò mai dal vivo...anzi, ho letto che stanno producendo un album nuovo, magari vengono in europa a breve per promuoverlo...boh, vedremo.
Senza nulla togliere agli altri dischi, io gli proporrei un tour dove suonano tutto Oh! Calcutta! come fanno tanti gruppi coi loro masterpiece...sarebbe una figata!
"And you told me that you loved me
(I swallowed every drop down)
And you told me how it felt
Like being gagged and bound
And you told me you were leaving
On the last train out
And you told me, "Go to hell."

Well, let me tell you, beautiful,
I've been there
Believe me when I say I'm not afraid
Of destruction, sorrow, fear or regret.
I heard the devil call me by my name
I heard the devil call me by my name"

venerdì 13 settembre 2013

Armenia Panfolklorica


Una mia amica fa cose parecchio strane.
L'ho sempre stimata per questo.

"Nelle vene della caparbia Armenia scorrono folklore e misticismo e l’etnografia, studiata sul campo o a distanza geografica, può, fra le altre cose, agire da antidoto alla superficialità sociologica della metropolitana Public Art dopodiché, per quanto il cuore pulsante appartenga alla sua terra natia, la Sicilia, ad emergere è un sentimento sovranazionale che mixa suggestioni nordiche, caucasiche, tibetane persino, infischiandosene, nella migliore tradizione strutturalista, d’ogni barriera etnica. Anziché uniformarsi al mainstream – meglio inforcare strade impervie, cannibalizzare l’altrove, vagheggiare un crossover etnico, artisticamente trasfigurato, in grado d’affrontare l’audace sfida che sollecita a varcare la soglia di unkitsch trascendentale rivisto in chiave panfolklorica."




domenica 1 settembre 2013

Michael D.


Dove cazzo stava infilato sto fuori di testa*??? 
Incontrato per caso a piazza Duomo a Siracusa e ovviamente invitato a bere due birre con noi.
Tipo assurdo.
Dice che sta da anni a Siracusa ma non lo avevo mai visto.
Poi vabbè, dice anche di essere il figlio di Marilyn Monroe, che ha prodotto dischi ai REM e altre cose così e ha commentato la mia maglietta dei Ramones dicendo (ovviamente) che li ha conosciuti e ha scritto qualche brano per loro…ma questi li considero solo dettagli divertenti…beh, si.
Dice di essere anche scrittore e poeta ma questo sembra essere vero.
Infatti lo accompagnamo a casa e mi regala una copia di un suo libro…
Tutta la serata ha parlato come un treno, non riuscendo, tra l'altro, a finire nemmeno la sua media bionda. 
Ah, dice anche di essere una propagazione di Gesù Cristo.
A questa gli ho risposto "E chi non lo è??"
Fuori, ma con senso e tanto tanto stile.

UN-MI-TO.

*ci tengo a precisare: fuori di testa in senso buono, anzi ottimo.